GIUDICE DEL LAVORO DI TREVISO: ABROGAZIONE DELLA SANZIONE DELLA SOSPENSIONE DEL PERSONALE DOCENTE E DIRITTO ALLA RETRIBUZIONE DAL 15 DICEMBRE 2021

da | Mag 13, 2022 | Legalità | 0 commenti

Il Giudice del Lavoro di Treviso ha emesso ieri una sentenza nel merito e, quindi, già immediatamente esecutiva, che dichiara: “ Il risultato dell’introduzione di tale nuova disciplina ( il DL n. 24/2022) per quanto rileva ai fini del presente giudizio consiste dunque nell’abrogazione della sanzione della sospensione con effetto retroattivo dal 15 dicembre 2021. Da tale considerazione fa derivare le seguenti conclusioni: Le domande delle parti ricorrenti che avevano tutte quale presupposto la dichiarazione di illegittimità dei provvedimenti di sospensione impugnati, in seguito all’entrata in vigore della nuova normativa, hanno perso di attualità nel senso che non sono più supportate da un interesse giuridicamente rilevante alla pronuncia sia per quanto riguarda l’azione cautelare sia per quanto riguarda la domanda di merito, poiché devono ritenersi essere state soddisfatte dal legislatore prima ancora che in sede giudiziale. In termini concreti il cauto, ma chiaro giudice trevigiano, ha statuito che: il personale scolastico che non ha accettato la vaccinazione ha diritto alle retribuzioni non percepite dalla data della sospensione perché il legislatore ha riconosciuto, confessoriamente, il fondamento della tesi da me sostenuta nella causa, che la sospensione non fosse necessaria. Una sentenza che scompagina il quadro discriminatorio e che è suscettibile di consentire il pagamento di tutti gli arretrati al personale docente che non si è vaccinato. La prossima settimana ,dopo avere effettuato i conteggi, notificherò al Ministero della Pubblica Istruzione la richiesta di pagamento degli stipendi arretrati per i tantissimi docenti di varie scuole della Provincia di Treviso che ho avuto ed ho l’onore di assistere e che hanno avuto il coraggio, per certi versi eroico, di opporsi al crimine corruttivo rappresentato dall’ obbligo vaccinale. La causa prosegue per ottenere anche il pagamento dei danni non patrimoniali, quelli che sono comunemente definiti danni morali. Abbiamo richiesto 15.000 euro per le ignobili sofferenze patite e devono essere pagati da questo governo canaglia. Non è,comunque,tempo di festeggiamenti: occorre traguardare gli altri insegnanti, il personale docente e tutti i cittadini discriminati verso questo risultato,anzi,questo risultato è ancora poco. La condanna del governo deve essere dichiarata non solo a livello patrimoniale,ma anche, morale, perchè tutte le discriminazioni di questi anni sono state null’ altro se non l’ esercizio brutale di un potere arbitrario corrotto avente la finalità di distruggere il corpo sociale. (Fonte: Avvocato Mauro Sandri)

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